Cardo e Decumano

L’impianto urbanistico delle città romane si basava su un fascio di strade parallele con orientamento est-ovest, i Decumani e un altro fascio perpendicolare si intersecava in senso ortogonale, i Cardines ad orientamento nord-sud.

A Vicenza rimangono a testimonianze di questo tipo di pianta romana i :

  • Decumano, nel corso palladio, strada principale dell’antica città romana.
  • Cardo, presso Contrà Porti e Contrà del Monte (I ipotesi)  e Corso Fogazzaro (II ipotesi).

La ricostruzione urbanistica di Vicetia ( metà I sec. a. C.) dovette tener conto dell’assetto preesistente, per cui questo schema fu adattato e subì delle variazioni: le intersecazioni tra decumani e cardines non furono infatti tracciate in senso ortogonale ma obliquo.

Il Decumano Maximus – che corrisponde grosso modo all’attuale Corso Palladio- costituiva il tratto cittadino della Via Postumia che a est, dopo aver superato l’Astico con un ponte, continuava verso Aquileia, mentre a ovest, passata la porta della cinta muraria ( in seguito chiamata Porta Feliciana e poi Porta Castello) continuava verso Verona.

Cardo Maximus, generalmente individuato nella via che passava sotto la Basilica, proseguiva per Contrà Porti e Contrà del Monte fino al Ponte Pusterla, che però a quel tempo non esisteva perchè vi era un lago, quindi si ipotizza una seconda collocazione presso Corso Fogazzaro dove sono state trovate testimonianze di un tratto di strada romana, lasciato in basoli poligonali di trachite, con tracce del transito di carri, visibile vicino la chiesa di San Lorenzo.

 

cardo