The history of vicenza romana

the first settlement of human beings un Vicenza was situated between the Astico and Retrone rivers.
In the VI th century b.c their remains were found in the cowes of Colli Berici and in the Fimon’slake valley.
Like the other populations, also the Vicenza’sone was culturally influenced by neighboring people such as the struscans.When the Romas arrived on the padovano-veneta plais, the veneti became their faithful allieds and 222 b.Cthe fought and wontogether against the Galli. they were faithful allieds also during the social warsand as prizw they obtained the citizenship of latin’s right, that changed this territory in a latin colonie.
In the second hals of the II snd century b.C the Postumia road was built and it went from Genua to Aquileia alloweing better commercial traffics.
A stretch of taht road is now represented by Corso Palladio.
In 148 A.C was costructed via A the time of the civil war, Vicenza sided for Cesar, and between 49 and 42 A.C it became munucipium romano optimo iure, a city with civil and political rights.
There was a revolution of the village: houses were built in rock and stone and the walls were built to divided the urban space from rural.
The walls were built in the western part of vicenza while in the other side the city was defended by rivers.
in thats years the city extended from Piazza Mateotti to Piazza Castello ( from North and South) (from est and west) from san Biagio to San paolo.

LES THERMES

La réalisation des thermes se place autour du deuxième siécle av.J.C:  Tout le monde pouvait accéder, en effet beaucoup d’établissement avanient l’ entrée libre.

Les thermes sont un lieu de relax, de rendez-vous et de socialisation.

Les premières thermes sont construites où se trouvent des sources d’ eau chaude.

Les thermes sont constituées du frigidarium, où se trouve une piscine d’ eau froide, du tepidarium, où se trouve une piscine d’ eau à température modérée et enfin du calidarium, où se trouve une piscine d’ eau chaude.

Autour de ces lieux il y a l’ apodyterium, le sauna et le gymnase.

Vicence est une ville politiquement  fidèle à la dinastie “ Giulio-Claudia” et ça a enrichi cette ville avec les thermes, qui ont été retrouvées “Contrà Pescherie Vecchie”, et il est possible de les visiter dans la “Pizzeria Paradiso”.

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THE DOMUS

The Domus was a type of habitation used in the ancient Rome, and it was a private urban domicile.

The Domus was the residence of the rich families, called in latin “patrizie”.

The Domus developed horizontally: the entrance was divided between the hall room and the hall itself. In the bedroom there were simple beds where they slept. In the room dedicated to meals there were some beds, where they could eat while laying on them. There were some other rooms, like a place for chatting and a rooms for religious functions. The bathroom was the exact copy of thermal baths.

In some villas of rich people, there were also the library, the entertainment for guests and a balcony. Outside the house there was household garden.

The rooms could be paved with: cocciopesto, terracotta’s tiles, mosaics and the prestigious marbles. The walls and the ceiling were decorated with some frescos. The Domus was enriched with little windows.

LE TERME ROMANE

Le terme romane erano degli edifici pubblici che rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo. Alle terme poteva avere accesso quasi chiunque, anche i più poveri, in quanto in molti stabilimenti l’entrata era gratuita o quasi.

Le terme erano un luogo di socializzazione, di relax e di sviluppo di attività vive per uomini e donne che, in spazi ed orari separati, facevano il bagno completamente nudi. Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative. Col tempo,soprattutto in età imperiale, si diffusero anche dentro le città.

Le terme di Vicenza sorgevano lungo il limite meridionale del foro e ora coincidono con “Pizzeria Paradiso”, dove al piano interrato si trovano i resti. Attualmente, dove gli uomini d’affari fanno i loro meeting più importanti , un tempo erano le terme gli spazi che oltre a rilassarsi, si discuteva di politica, si prendevano decisioni importanti per il presente e per il futuro della città o dell’Impero.

Lo sviluppo interno tipico era quello di una successione di stanze, con all’interno una vasca di acqua fredda, la sala del frigidario, solitamente circolare e con copertura a cupola e acqua a temperatura bassa, seguita all’esterno dal calidario, con bacini di acqua calda. Tra il frigidario e il calidario vi era una stanza mantenuta a temperatura moderata, il tepidario.

La costruzione delle terme è contemporanea agli altri edifici pubblici della città e si colloca attorno alla prima metà del I secolo a.C.

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La Domus

La Domus era una tipologia di abitazione utilizzata nell’antica Roma.

La Domus era un domicilio privato urbano e si distingueva dalla suburbana , che invece era un’abitazione privata situata al di fuori delle mura della città, e dalla villa rustica, situata in campagna e dotata di ambienti appositi per i lavori agricoli. La Domus era l’abitazione delle ricche famiglie patrizie, mentre le classi povere abitavano in palazzine fatiscenti.

La Domus si sviluppava in orizzontale ed era composta da molte stanze con funzioni diverse: l’ingresso bipartito tra la sala d’ingresso e l’ingresso stesso, da cui si accedeva alla stanza centrale. Essa dava la possibilità di accedere ad altre stanze. Le stanze da letto erano fornite di semplici letti in legno dove si poteva dormire , nella sala dei banchetti erano presenti tre letti tricliniari utilizzati per mangiare rimanendo sdraiati e prelevando il cibo dal tavolo centrale. C’erano alcuni ambienti laterali, come un locale adibito a solotto solitamente posto in fondo alla stanza centrale e infine una stanza con funzioni religiose. Il bagno era l’esatta copia delle terme, all’interno di esso vi erano infatti lo spogliatoio, la piscina dell’acqua calda, la piscina dell’acqua tiepida e la piscina dell’acqua fredda. In alcune ville di persone benestanti  cerano anche la biblioteca, un padiglione per intrattenere gli ospiti e una terrazza che poteva anche essere coperta. Nel retro della casa, all’aperto c’era il giardino/orto domestico. Le stanze che si affacciavano direttamente sulla strada potevano essere affittate per essere adibite a negozi o botteghe artigiane. Le stanze potevano essere pavimentate con tecniche speciali di diverso pregio: cocciopesto, piastrelle di terracotta, mosaici e preziosissimi pavimenti in marmo. Le pareti e a volte anche il soffitto erano decorati con affreschi.

Le Domus più prestigiose erano ancora più ampie ed erano composte di due parti principali: la prima che gravita attorno all’atrio, la seconda attorno al portico. Esse erano circondate da un grande giardino porticato su cui si affacciavano altre stanze, ornato solitamente da alberi da frutto, giochi d’acqua e piccole piscine. Le Domus romane erano dotate di finestre molto piccole per evitare che dall’esterno potessero entrare rumori o, peggio, i ladri. Per questo motivo l’illuminazione delle varie stanze era fornita dalla luce solare che entrava dal soffitto aperto dell’atrio e illuminava di riflesso le stanze ad esso adiacenti. Dal soffitto dell’atrio entrava, oltre che la luce anche l’acqua piovana che veniva raccolta in una vasca o cisterna quadrangolare al centro dell’atrio.