Cardo e Decumano

L’impianto urbanistico delle città romane si basava su un fascio di strade parallele con orientamento est-ovest, i Decumani e un altro fascio perpendicolare si intersecava in senso ortogonale, i Cardines ad orientamento nord-sud.

A Vicenza rimangono a testimonianze di questo tipo di pianta romana i :

  • Decumano, nel corso palladio, strada principale dell’antica città romana.
  • Cardo, presso Contrà Porti e Contrà del Monte (I ipotesi)  e Corso Fogazzaro (II ipotesi).

La ricostruzione urbanistica di Vicetia ( metà I sec. a. C.) dovette tener conto dell’assetto preesistente, per cui questo schema fu adattato e subì delle variazioni: le intersecazioni tra decumani e cardines non furono infatti tracciate in senso ortogonale ma obliquo.

Il Decumano Maximus – che corrisponde grosso modo all’attuale Corso Palladio- costituiva il tratto cittadino della Via Postumia che a est, dopo aver superato l’Astico con un ponte, continuava verso Aquileia, mentre a ovest, passata la porta della cinta muraria ( in seguito chiamata Porta Feliciana e poi Porta Castello) continuava verso Verona.

Cardo Maximus, generalmente individuato nella via che passava sotto la Basilica, proseguiva per Contrà Porti e Contrà del Monte fino al Ponte Pusterla, che però a quel tempo non esisteva perchè vi era un lago, quindi si ipotizza una seconda collocazione presso Corso Fogazzaro dove sono state trovate testimonianze di un tratto di strada romana, lasciato in basoli poligonali di trachite, con tracce del transito di carri, visibile vicino la chiesa di San Lorenzo.

 

cardo

 

Il Criptoportico

Il criptoportico (dal greco nascosto) nell’antica Roma significava un corridoio o una via di passaggio coperta.
Il criptoportico di Vicenza rappresenta un preziosissimo reperto scoperto nel 1954,ed è una delle opere più belle e meglio conservate risalente al I sec. a.C.
Il criptoportico ha diverse funzioni: per passaggi nascosti tra edifici, per le armi, per delimitare uno spazio monumentale con all’interno un luogo sacro, per la sostituzione di terrazze, per gli abitanti per ripararsi dalla calura estiva,o,semplicemente, come prolungamento dell’abitazione.
Il criptoportico poteva essere di forme diverse: o un braccio rettilineo lungo 300 metri, o due braccia ad angolo retto oppure avente tutti e 4 i lati di un rettangolo. Il criptoportico di Vicenza ha una forma a ”U” costituito da 3 braccia lunghe 30 metri,larghe 3 m. , alte 2,85 m. nella pavimentazione originale mentre 2 m. nella pavimentazione attuale,e 6,30 m. di profondità. E’ coperto da un soffitto illuminato e arieggato da delle finestre a bocca di lupo. La pavimentazione originale è in cotto e in mosaico marmoreo. Le altre stanze del Criptoportico servivano come magazzini.
Il Criptoportico di Vicenza è un sotterraneo di un’antica dimora patrizia. Esso si trova alla piazza Duomo sotto il Palazzetto dei Proti e la canonica della cattedrale, ed è stato costruito sfruttando il dislivello naturale del terreno.download (1)

The Criptoportico

The Criptoportico means a corridor or passageway indoor.

The Criptoportico of Vicenza is a precious relic discovered in 1954,and it is the one og the more beautiful works and best preserved dating from the first century a.c.

The Criptoportico has many functions: for hidden passages between buildings, for weapons, to delimit a monumental space inside a sacred place, for the replacement of terraces,for residents to shelter them from the summer heat, or simply top be an extension of the home. The Criptoportico could have different forms: one straight arm 300 meters long, or two arms at right angles or the have all the 4 sides of a rectangle. The Criptoportico of Vicenza has a shape simular to ”U” formed by three arms that are 30 meters long, 3 meters wide, 2.85 meters high on the original floor while 2 meters in the actual floor, and 6.30 meters deep. It is covered by a lighted ceiling and ventilated by windows. The original floor in made of terracotta and marble mosaic. Other rooms of the Criptoportico were used as warehouses.

The Criptoportico of Vicenza is the underground of an ancient aristocratic mansion. It’s in the Piazza Duomo in the Palace Proti and rectory of the Cathedral, and it was built by using the natural gradient of the land.download

Thermal baths

The construction

The thermal baths were built around the II century b.C.

The thermal baths were one of the principal places where Roman people could meet, relax and socialize. At the thermal baths everybody could access, also popular class because the entrance was free. Firstly thermal baths were situated near the natural sources, afterwards in the city centre too.

Function of establishments

Thermal baths were a succession of rooms: at the centre there was “frigidario”, where there were cold water baths, after “tepidario”, where there were warm water baths and at the end there was “calidario” where there were hot water baths.

Internal construction

Around these principal places there were the swimming-pool, the apodyterium, where people could change their clothes, the sauna where people could relax and gym, where people could train.

Thermal baths in VicenzaBath-bagni-romani

Vicenza became a town hall under the family “Giulio-Claudia” in 49 b.C. : thanks to it even the city of Vicenza was enriched with the thermal baths.  The remains of the thermal baths were recovered in “Contrà Pescherie Vecchie” where it is possible to visit them at “Pizzeria Paradiso”.

Le terme

La costruzione

La costruzione delle terme si colloca attorno al II secolo a. C.
Le terme erano degli edifici pubblici che rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo. Alle terme poteva avere accesso chiunque, anche la plebe, in quanto in molti stabilimenti l’entrata era gratuita.

Funzioni degli stabilimenti

Le terme erano un luogo di socializzazione, di relax e di sviluppo di attività vive per uomini e donne che, in spazi e orari separati facevano il bagno completamente nudi. Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative. Col tempo, si diffusero anche dentro le città.

Costruzione interna

Lo sviluppo interno tipico delle terme era quello di una successione di stanze, la sala del frigidario, con all’interno una vasca di acqua fredda, seguita dal calidario, una stanza con bacini di acqua calda. Tra il frigidario e il calidario vi era una stanza mantenuta a temperatura moderata, il tepidario. Attorno a questi spazi principali, si sviluppavano gli spazi accessori: le vasche per nuotare, l’apodyterium (lo spogliatoio), la sauna e la palestra.

Le terme a VicenzaBath-bagni-romani

Vicenza divenne municipio nel 49 a. C., era una città politicamente devota alla dinastia Giulio-Claudia, da questo ne trasse beneficio: infatti, venne arricchita oltre che con monumenti, edifici eccetera anche con le terme, le quali sono state rinvenute in Contrà Pescherie vecchie, dove è possibile visitare alcuni resti nel piano interrato della pizzeria “Paradiso”.