Il Foro Romano di Vicenza

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DESCRIZIONE:

In un interrato del Palazzo di rappresentanza del Comune, Palazzo Trissino, situato nel pieno centro della città, è conservato a vista un piccolo tratto del lastricato del Foro di Vicetia,nome con cui era chiamata all’epoca, individuato nel 1987.

La scoperta ha consentito di risolvere, con la collocazione del Foro, uno dei principali problemi nella ricostruzione della struttura urbana della città romana. Il tratto di lastricato individuato,costruito in laterizio,materiale edile formato da argilla e sabbia e lavorato secondo un procedimento simile a quello della ceramica, è prossimo al tracciato urbano della via Postumia che costituiva il decumano massimo della città.

L’edificio è attualmente di proprietà del comune di Vicenza,dagli inizi del ‘900,quando venne ceduto dalla famiglia Trissino stessa.

STORIA:

Nel 1998 è stata allestita una piccola area archeologica con apparato didattico che illustra non solo la tipologia del Foro, proponendone una ricostruzione grafica, ma anche i resti di una casa torre conservati nella stessa area archeologica ed attribuibili al XI – XII sec. d.C.

Il palazzo venne edificato proprio sopra il foro nella seconda metà del Cinquecento dall’architetto Vincenzo Scamozzi per Galeazzo Trissino. Ospita la Sala degli Stucchi,la sala più grande e ornata del palazzo,caratterizzata da meravigliosi stucchi e affreschi, lo studio del sindaco,comunicante alla sala degli stucchi,la sala della giunta comunale,ed è collegato alla Loggia del Capitaniato, che ospita la sala del Consiglio Comunale.

Nella civiltà romana, il foro era il punto d’incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell’Impero. Il popolo romano essi si recava nel Foro per partecipare o assistere agli affari politici, amministrativi ed economici che riguardavano la comunità di cui facevano parte. Il più monumentale e importante era ovviamente quello di Roma, che costituiva il centro del mondo allora conosciuto.

In origine, con la parola forum si indicava lo spazio esistente intorno a una casa o a una tomba; poi, la parola andò a individuare un’area che costituiva il cuore della vita pubblica di un centro abitato, perché in essa vi si svolgeva la maggior parte delle attività politiche, amministrative ed economiche. Tutti gli insediamenti romani di una certa importanza ne possedevano uno.

Teatro Berga

Teatro_Berga_Palladio

DESCRIZIONE

Era un teatro costruito nella metà del I secolo d.C. e sorgeva dove ora sorge Borgo Berga, una zona periferica a sud-est di Vicenza in corrispondenza tra Contrà SS Apostoli, piazzetta San Giuseppe, contrà Porton del Luzzo, piazzetta Gualdi, stradella Pozzetto e contrà Lioy, collegata alla città attraverso il ponte San Paolo. A questa zona confluivano due vie principali: quella proveniente da Lonigo e quella che proveniva da Costozza, era quindi un luogo adatto per offrire spettacoli alla popolazione di Vicenza e dintorni.

STORIA

Il teatro fu utilizzato per le rappresentazioni almeno fino al III secolo d.C.

Era costituito da una parte meridionale, che includeva il teatro vero e proprio, e una vasta area porticata a nord. La scena aveva un fondale, dove si aprivano le porte per gli accessi degli attori ed era ornata da statue di marmo, alcune delle quali sono state rinvenute nel corso degli scavi e sono conservate nel museo di Santa Corona. Il teatro era stato costruito principalmente con la pietra estratta nelle cave di Costozza.

La prima citazione storica dell’edificio è costituita da un diploma dell’imperatore Ottone III risalente al 1001 d. C., con il quale l’imperatore cede la proprietà dell’edificio al vescovo di Vicenza. Ma poi il teatro venne utilizzato come carcere della seconda metà del XII secolo, fino a quando andò in rovina, dopo di che su di esso furono poi edificati, verso la prima metà del XVIII secolo, edifici ad uso abitativo, tuttora esistenti.

STRUTTURA ATTUALE

Della struttura poco rimane, infatti i resti della cavea e delle murature sono stati riutilizzati per le costruzioni successive. Nei secoli si è mantenuta solo la forma circolare dell’antico complesso meglio visibile dall’alto. Il teatro fu rilevato per la prima volta da  Andrea Palladio, che poté così redigere una pianta dettagliata. Anche altri celebri architetti ebbero modo in seguito di poter redigere tavole con disegni del teatro. Negli scantinati di alcune abitazioni, che ne segnano il perimetro esistono i resti di murature e delle fondamenta della cavea, del pulpito e della scena. Presso Palazzo Gualdo è possibile vederne una testimonianza ed altri reperti sono in mostra al museo archeologico di Vicenza.

Teatro Berga

Teatro_Berga_Palladio

DESCRIPTION

It was a roman theater built in the half of the first century after Christ; it was situated where Borgo Berga , a peripheral zone in the south east of Vicenza, connected in the city by the San Paolo’s Bridge, can be found.

HISTORY

It was used to offer shows for the population inside of Vicenza and the surroundings. It was made up of a southern part, which included the theater itself and a large porticoed area in the north. Then, the scene had a depth where the doors opened for the entrance of the actors. Mainly, it was consisted of stones which came from the quarry of Costozza.

In the second half of the 12th century, it was also utilized as a prison as a prison after that it was destroyed. Then, in the first half of the 18th century, they were built residential buildings, which still exist.

NOWADAYS

There were few remains, in fact the remains of the theater and the walls were reused for later constructions. In the centuries, it was only maintained the circular form of the ancient complex, and it can be seen well from above. At Palazzo Gualdo it is possible to see a testimony and other exhibits on display in the archeological museum of Vicenza.